Una cosa che abbiamo notato in questo terzo viaggio in Giappone, o almeno una cosa che ci è capitata purtroppo è stato l’essere additati come Gaijin.
La cosa è successa due o tre volte al momento. Camminando tranquillamente nelle caotiche strade dei quartieri di Tokyo, al passaggio affianco a dei giapponesi, due o tre passi dopo ci sentivamo dire Gaijin.
Gaijin (外人 gaijin?) è una parola della lingua giapponese che significa letteralmente “persona esterna (al Giappone)”, cioè colui che non è nativo, non è del luogo.
Con questo termine vengono indicati dai giapponesi gli stranieri: gaijin ha una connotazione un po’ più dura e talvolta velatamente razzista, rispetto al termine più neutro ed ufficiale gaikokujin (外国人gaikokujin?) che vuol dire appunto “persona di una terra esterna (al Giappone)”, cioè straniera.
È comunque uso, nella lingua giapponese, di accostare un termine generico al suffisso -sanper appellarsi a uno sconosciuto; in questo caso, quindi, l’appellativo “gaijin-san” può anche essere interpretato senza la connotazione negativa spesso affiancata alla singola parola.
Quindi, se al vostro passaggio sentite questa parola….. può essere che questa persona non gradisca la vostra presenza sul suolo nipponico…..
ah sapete, per farvi capire ancora meglio la “chiusura verso lo straniero” che ancora c’è in Giappone ( non da tutti e non ovunque ovviamente), come si chiama il visto per rimanere in Giappone per lavoro, studio ecc? ALIEN CARD!!! Siamo degli alieni per loro 👽